Relazione mariotti.convegno2010

ALLEVAMENTO: Riproduzione e sanità
Con il mio intervento al convegno SIAYT ho cercato di chiarire alcuni punti pratici al fine di
ottimizzare le fasi dall’accoppiamento, fino allo svezzamento dei cuccioli.
Punto principale è l’individuare il giorno in cui la femmina in fase estrale è maggiormente feconda,
in modo da aumentare sia le probabilità di gravidanza, sia il numero di ovuli fecondabili. A questo
fine 2 sono le armi a nostra disposizione ( si consiglia di effettuarli sempre ambedue):
1. striscio vaginale: semplice, poco costoso, ci permette di individuare presenze di infiammazioni grazie al ritrovamento di globuli bianchi ( per individuare la presenza di batteri è però indispensabile effettuare un tampone vaginale); non estremamente preciso nel fornire il momento esatto dell’ovulazione, permettendo solo di stimare in 3-5 giorni il momento dell’accoppiamento. 2. dosaggio del Progesterone ( metodo spettrofotometrico): questa analisi ematica permette di dosare il quantitativo ematico di Progesterone e quindi ci permette solamente di poter individuare in maniera precisa il momento dell’ovulazione e quindi, dopo 48 ore, il momento dell’ accoppiamento. OVULAZIONE
GG IDEALE
ACCOPPIAMENTO
ACCOPPIAMENTO
DA 4 A 7 GG*
DA 3 A 6 GG*
DA 2 A 5 GG*
GIORNO STESSO
Altro punto importante nella gestione della femmina gravida è la lunghezza della gestazione che, se calcolata in maniera più precisa possibile, permette di non farsi cogliere impreparati con il rischio di morte di uno o più cuccioli. Sempre grazie al dosaggio del progesterone, che ci fa individuare il momento dell’ovulazione, sappiamo che il parto, se la femmina è rimasta gravida, avverrà 65±1 giorno dall’ovulazione, quindi 63±1 giorno dall’accoppiamento ( ecco un altro vantaggio del dosaggio del Progesterone). Altro punto importante è la diagnosi di gravidanza da effettuarsi verso il 25-30 giorno dall’accoppiamento ( se fatta troppo presto ci possono essere dei falsi negativi) grazie all’ecografia addominale che può anche fornire una stima non molto attendibile del numero dei cuccioli. Eccoci arrivati al momento del parto che spesso negli allevatori è un momento di preoccupazione in quanto bisogna sempre valutare se stà evolvendo bene o se c’è il bisogno dell’intervento del veterinario. A questo fine importante è valutare la temperatura corporea della mamma che nei giorni che precedono il parto a un andamento ben preciso determinato dagli ormoni: Comportamento della temperatura: da 38-39 (temperatura corporea normale del cane) scende nei giorni prima del parto, più o meno lentamente, fino anche a 36,5, per poi risalire più velocemente verso i 37,5 dove solitamente si assiste alla rottura delle acque. Altro punto importante sul quale mi sono soffermato sono le cure della mamma dopo il parto; nella mia esperienza ambulatoriale spesso, a causa di abitudini scorrette in questa fase, ho visto morire cucciolate intere. Per questo consiglio il seguente protocollo farmaceutico: FARE SEMPRE L’ANTIBIOTICO PER 7 GIORNI Dare 2 dosi di ossitocina ogni12 ore dopo il parto poi Methergin per 30-45 giorni Soprattutto nelle razze piccole apporto di calcio per evitare crisi ipocalcemiche. Infine mi sono soffermato su altre due fasi: 1. il momento dell’inizio dello svezzamento che in base alla razza ( in quelle piccole può essere un po’ anticipato, in quelle giganti viceversa posticipato) si può effettuare verso il 25-30 giorno dalla nascita 2. il momento delle vaccinazioni: la prima al 60 giorno ( essenziale è la certezza di assenza di parassiti intestinali) e il richiamo dopo 21 giorni.

Source: http://www.siayt.it/doc/Relazione%20Mariotti.Convegno2010.pdf

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